martedì 30 giugno 2015

La seconda domanda


Difficile non parlare anche oggi della situazione greca. Le notizie si accavallano e non è facile capire se si apre uno spiraglio per definire un’intesa oppure si consumerà la rottura definitiva che, con ogni probabilità, comporterebbe l’uscita della Grecia sia dall’eurozona sia dall’Unione Europea.
Sugli aspetti legali della questione, ho trovato un articolo in inglese del sito Politico.eu: http://www.politico.eu/article/eu-confronts-greek-legal-puzzle-grexit-eurozone/.
Buona stampa. La situazione non è, in realtà, incontrovertibile, ma pare prevalere l’opinione di chi considera, nel caso non si trovasse una soluzione al problema del debito ellenico, l’uscita sia dalla moneta unica che dall’Europa (più che mai) cosiddetta unita.

lunedì 29 giugno 2015

Lezioni sbagliate


Nel settembre del 2008, forse perché il governo americano non s’impegnò fino in fondo, la banca d’investimento Lehman Brothers, anziché essere assorbita dall’inglese Barclays Bank, finì in bancarotta. Fu l’evento che scatenò la crisi finanziaria ed economica (le cui origini risalivano all’anno precedente) di cui stiamo ancora pagando l’altissimo prezzo. A ben vedere, come dimostra la dimensione dei pagamenti via via effettuati ai creditori di Lehman dal fallimento, l’istituto americano sarebbe forse riuscito a sopravvivere. Questa considerazione, tuttavia, rientra nella definizione di “senno del poi”, perciò ha un valore modesto.

sabato 27 giugno 2015

Il peggio del passato davanti a noi


Fra poco più di due mesi, il 28 agosto, cadrà il 52° anniversario di un momento di grande rilievo nella storia (relativamente) recente degli Stati Uniti d’America. Il 28 agosto 1963, al Lincoln Memorial di Washington, D.C., un uomo tenne un discorso che, chiunque abbia a cuore i principi delle democrazie occidentali, dovrebbe, se non sapere a memoria, almeno tenere a portata di mano per rileggerlo molto spesso.
I am happy to join you today in what will go down in history as the greatest demostration for freedom in the history of our nation.

giovedì 25 giugno 2015

Da noi tutto è più difficile, non solo per colpa dello Stato


Ieri, a Cadoneghe, un comune alle porte di Padova, si è avuto l’ennesimo suicidio di un imprenditore. Il caso ha suscitato maggior clamore rispetto a quelli precedenti per la notorietà e il rilievo della persona. Egidio Maschio era, infatti, un grande imprenditore, il fondatore e l’artefice del successo di un’azienda leader mondiale nel proprio settore, quello delle macchine per le lavorazioni agricole, impresa che porta il suo nome: Maschio Gaspardo.

mercoledì 24 giugno 2015

Se contano soltanto le prossime elezioni


Generalmente impiego poco a scrivere un post. Quando ho identificato il tema o i temi che voglio trattare, comincio e nel giro di un’ora al massimo è tutto finito: letto, corretto e completo di scelta musicale, che richiede il suo tempo.

domenica 21 giugno 2015

Cose già viste troppe volte


Oggi torniamo a parlare di Italia. Non che ieri l’argomento fosse assente, ma oggi ci occupiamo esclusivamente di politica italiana.
Voi tre siete senz’altro stanchi di sentirmi ripetere quanto mi piaccia vedere le mie opinioni confermate da qualcuno più capace di me. Perdonatemi, ma non posso evitare di farlo ancora. Giovedì Massimo Gramellini si era occupato delle considerazioni (sì, lo so, non si possono definire realmente tali) di Matteo Salvini su Papa Francesco. Ecco il Buongiorno del 18: http://www.lastampa.it/2015/06/18/cultura/opinioni/buongiorno/bergoglio-e-pregiudizio-bLaui9x7E4mEDJR3jh19qO/pagina.html.
Buona stampa. E tanto basta.

sabato 20 giugno 2015

Servono soluzioni, non muri


Due giorni fa è stato pubblicato il Rapporto Global Trends 2014 dell’Alto Commissariato dell’ONU per i Rifugiati, in cui vengono presentati i dati relativi al fenomeno della migrazione. Io non ho ancora visto la documentazione, ma, per avere un’idea delle dimensioni del problema, è sufficiente la nota introduttiva in italiano che trovate qui: https://www.unhcr.it/news/rapporto-global-trends-2014-dellunhcr-quasi-60-milioni-le-persone-costrette-a-fuggire-dalle-loro-case-in-tutto-il-mondo.

giovedì 18 giugno 2015

Quanto hanno già scontato i mercati?


Nelle cronache finanziarie si legge spesso che “il mercato ha scontato” un determinato evento. Con ciò, come voi tre ben sapete, non s’intende alludere a capacità divinatorie degli operatori (nessuno le ha, checché dicano loro), ma al fatto che una circostanza, già nota o altamente prevedibile, venga anticipata, rispetto al momento in cui si verificherà, nelle decisioni di acquisto o di vendita di uno o di una pluralità di titoli.

mercoledì 17 giugno 2015

Del senno di poi (specie del mio) son piene le fosse


Partiamo da una notizia di cronaca fresca di giornata. Scelgo l’articolo de La Stampa:
Cronaca. Il solo commento è che sembra non esistere ambiente nel quale non si riscontri un intollerabile degrado morale. Intendiamoci: i dipendenti infedeli e corrotti sono sempre esistiti in tutte le aziende, grandi o piccole, pubbliche e private, tanto che l’argomento, ad esempio, aveva un spazio di rilievo anche nel fortunato romanzo La donna della domenica di Fruttero e Lucentini, che risale al 1972.

martedì 16 giugno 2015

Perché gli interessa tanto la Cassa?


A quanto pare si avvicina il momento del ricambio dei vertici di Cassa Depositi e Prestiti (CDP). La notizia la riportano tutti i quotidiani, alcuni dei quali danno anche spazio ai risultati del bilancio dell’esercizio 2014 di CDP, in cui si possono cogliere alcune significative variazioni rispetto al passato.

lunedì 15 giugno 2015

Dove va veramente la nave?


Ieri sera, mentre iniziavano i conteggi delle schede per i ballottaggi nei comuni in cui si votava, leggevo questo editoriale di Luca Ricolfi su Il Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-06-14/a-che-punto-sono-riforme-che-contano-143612.shtml?uuid=AC7ojb&fromSearch.
Buona stampa. Ricolfi ha perfettamente ragione: nonostante tutti i suoi cinguettii, Renzi è assai lontano dall’aver agito realmente sui mali del Paese, sulle condizioni che maggiormente incidono sulla qualità della vita dei cittadini e delle imprese. Il verso non è affatto cambiato e il passare del tempo, come dimostrano i risultati elettorali, esaspera i problemi e il distacco degli italiani dalla politica.

domenica 14 giugno 2015

Quanto comodo fa tenere le mani sulla Cassa


Soffrendo di vertigini, il mio rapporto con la montagna, pur intenso e gratificante, non si è mai sviluppato fino a farmi percorrere una via ferrata o, men che meno, effettuare anche una brevissima scalata. Ho smesso di rammaricarmene da tempo, mantenendo, tuttavia, una certa curiosità per la pratica dell’alpinismo. E continuo a subire il fascino delle vette e delle storie degli ardimentosi che le hanno conquistate. 

sabato 13 giugno 2015

Occorre sapere quanto sia difficile, per tutti, essere stranieri


Oggi, calda giornata di tarda primavera, penso abbiate tempo per una lettura più lunga del solito, così vi propongo, per vostra comodità, un intero articolo (alla fine vi darò il link) di cui vi anticipo soltanto l’autore: Claudio Magris, sicuramente una delle menti migliori del nostro Paese, uomo di straordinaria cultura e di raro equilibrio. Leggetelo, ne vale la pena. Una precisazione: le parole del titolo sono tratte dal pezzo che segue.

giovedì 11 giugno 2015

Un po' di consenso, costi quel che costi


Ieri sera sul tardi ho letto questo articolo di Lina Palmerini su Il Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-06-10/il-debutto-populismo-072524.shtml?uuid=AB9e9nvD&fromSearch.
Buona stampa. E’ sconcertante vedere come si accresca giorno dopo giorno il livello d’indecenza cui i politici italiani sono disposti ad arrivare pur di ottenere facile consenso tra i propri potenziali elettori.

martedì 9 giugno 2015

Non sarà impresentabile, ma certo maDelucato (copyright Gramellini)


Partiamo dall’Italia, in particolare dalla Campania, dove il nuovo Presidente, De Luca, sembrerebbe aver deciso di pagare il conto a una parte dei suoi elettori. Ve lo faccio raccontare da Massimo Gramellini nel Buongiorno di oggi: http://www.lastampa.it/2015/06/09/cultura/opinioni/buongiorno/il-madelucato-W9lBB0dosTN21zrPglf7mN/pagina.html.
Buona stampa. Meglio non aggiungere nulla.

lunedì 8 giugno 2015

Quasi un post in diretta


Ieri si sono svolte le elezioni in Turchia e non sono andate bene al Presidente Erdogan, il cui partito è sceso da oltre il 50% a circa il 41%, trovandosi così nell’impossibilità di governare in solitudine come accaduto negli ultimi anni e, soprattutto, di varare una riforma costituzionale che avrebbe ridisegnato il Paese secondo i voleri di Erdogan.

domenica 7 giugno 2015

Non bastavano i congiuntivi, adesso ci si mettono anche i gerundi


Il Buongiorno di Gramellini di ieri era bellissimo, ma sarebbe stato fuori tema e non l’ho citato. Lo vado, quindi, a recuperare immediatamente perché non può essere trascurato: http://www.lastampa.it/2015/06/06/cultura/opinioni/buongiorno/una-mattina-come-tante-lUTvgbQBB2KcT9i3SSe0zM/pagina.html.
Buona stampa. Il miglior Gramellini, così amabilmente graffiante… Cosa sarà, un gerundio o un participio? Pensate che fortunato Salvini, fosse nato nell'antica Grecia avrebbe avuto anche a che fare con l’aoristo… Pover’uomo, mica possiamo pretendere che conosca i tempi dei verbi, ha tante altre cose di cui preoccuparsi. Non tanto a Strasburgo, dove, a quanto pare, non lo vedono così spesso (ecco il prospetto delle presenze per tutti gli eurodeputati italiani predisposto dal sito Mepranking: http://www.mepranking.eu/state.php?st=IT&order=RCVOT#ranking). Salvini non è il peggiore, va sottolineato: peggio di lui, ad esempio, fanno Cofferati e Toti, Cesa e Alessandra Mussolini, Fitto e Renato Soru. Il Segretario della Lega, però, non è certamente molto presente.

sabato 6 giugno 2015

Cinquant'anni di Satisfaction


Il problema dei migranti non si concentra soltanto nel Mediterraneo, com’è purtroppo ovvio in considerazione delle molteplici situazioni che spingono intere popolazioni a fuggire dalla nazione in cui vivono.

venerdì 5 giugno 2015

Ma guarda un po', se l'è bevuta...


Per iniziare, spazio a Gramellini, il cui Buongiorno oggi va tassativamente letto e anche salvato o stampato per essere conservato: http://www.lastampa.it/2015/06/05/cultura/opinioni/buongiorno/diritto-romano-5tMHQ9lNN5DA6TelzVdZGK/pagina.html.
Buona stampa. Alle parole, impeccabili, di Gramellini aggiungerei soltanto che il cosiddetto giudice che si è bevuto la ricostruzione “famigliare” dell’incidente ha solo prodotto una delle non poche e molto sconcertanti decisioni che affondano, giorno dopo giorno, la Giustizia (sì, quella con la G maiuscola) nel nostro Paese.

giovedì 4 giugno 2015

Doge proprio no!


Dal Financial Times, con il consueto dubbio sulla possibilità di accedere in mancanza di abbonamento, vi suggerisco la lettura di un articolo che parla del costo di alcuni nuovi farmaci antitumorali: http://next.ft.com/9033f5fc-09d6-11e5-b6bd-00144feabdc0.
Buona stampa. Argomento delicato, sul quale non mi pronuncio, salvo osservare che la lettura del pezzo di John Gapper non mette certo il buon umore.

lunedì 1 giugno 2015

HMRC batte Equitalia 171 a 156


Oggi, tra gli altri, ho letto due interessanti articoli sul Financial Times, che, però, temo non possiate leggere se non avete un abbonamento. Il primo parla dell’aumento delle persone detenute nel Regno Unito per evasione fiscale (parliamo di 220 lo scorso anno, il 29% in più rispetto al 2011). La durata delle condanne è diminuita, ma è aumentato il numero dei casi che il servizio fiscale nazionale (Her Majesty’s Revenue and Customs, in sigla HMRC: https://www.gov.uk/government/organisations/hm-revenue-customs) ha deciso di perseguire. Nell’articolo, che spero anche voi possiate leggere, si pone in evidenza come l’HMRC abbia deciso di muoversi con maggiore determinazione anche per rispondere all’esigenza di equità manifestata dalla cittadinanza. Nel nostro Paese Equitalia fa senz’altro di tutto per rendersi odiosa e lo Stato spende così male da agire come un formidabile dissuasore per i contribuenti, ma esiste anche, a livello collettivo, una sostanziale tolleranza nei confronti dell'evasione fiscale. Ecco il collegamento al pezzo del Financial Times: http://next.ft.com/5d58f0e2-0788-11e5-a58f-00144feabdc0.
Buona stampa. Se non riusciste ad accedere, vi propongo una buona alternativa. Lo scorso 6 Febbraio, Lettera 43 ha pubblicato un articolo di Marco Mostallino in cui veniva confrontata la severità italiana con quella di altre nazioni europee: http://www.lettera43.it/capire-notizie/evasione-fiscale-il-confronto-tra-l-italia-e-gli-altri-paesi_43675157329.htm.
Buona stampa.
Il secondo articolo del Financial Times illustra l’andamento delle proteste contro l’ampliamento dei due principali aeroporti di Londra, Heathrow e Gatwick. La famosa sindrome NIMBY non colpisce soltanto in Italia. Quello che, tuttavia, ci differenzia, è che lì, per valutare se e come consentire ai due scali di crescere, è stata creata una commissione che deve perentoriamente presentare una relazione entro la fine di questo mese, documento che servirà al Governo per decidere, sentite eventualmente le organizzazioni dei cittadini che si oppongono, prevalentemente per ragioni legate alla rumorosità, all’incremento dei voli cui preluderebbe l’ampliamento. Insomma, in tempi definiti la questione viene affrontata e risolta. Non come da noi, dove tutto viene rimesso in discussione continuamente. Ecco il collegamento all’articolo: http://next.ft.com/872baf92-07cc-11e5-9579-00144feabdc0.
Buona stampa. Spero veramente che possiate leggere entrambi i testi, perché, oltre a offrire una vista interessante su quel che accade in una nazione forse meglio governata della nostra, vi darà anche modo di apprezzare lo stile dei giornalisti anglosassoni, tanto più scarni e incisivi della maggioranza dei colleghi italiani.
Nella guerra contro i nemici della musica e della cultura, oggi faccio come il dj di una qualsiasi radio privata di provincia. Soddisfo una richiesta. Non succederà più, oggi accontento uno di voi tre, piuttosto insistente, ma da domani la musica la sceglierò sempre e solo io, chiaro R.?
Un ascolto multiplo. Ben tre versioni di una canzone degli anni 60, portata al successo da Petula Clark: Downtown.


Proseguiamo con Frank Sinatra.


E chiudiamo con la versione di Giorgia.


 P.S. Il risultato riportato nel titolo si riferisce al 2011, ultimo anno in cui è possibile il paragone tra Italia e Regno Unito.