domenica 25 marzo 2018

Questione di figlie


Non condivido l’opinione di chi, come Antonio Polito nell’esordio del fondo sul Corriere di oggi (http://www.corriere.it/opinioni/18_marzo_25/bipolarismo-anomalo-lega-salvini-m5s-di-maio-fd9e2d88-2f94-11e8-8bb6-779994a184b2.shtml), considera l’elezione dei presidenti di Camera e Senato come un segnale positivo, manifestazione di un clima politico nel quale la democrazia parlamentare può lavorare.
Polito, tuttavia, espresso questo giudizio nella prima parte dell’editoriale, pone in evidenza le contraddizioni e le incertezze che si nascondono dietro l’intesa tra Di Maio e Salvini, preludio all’affermarsi, in tempi e in modi ancora incerti, di un nuovo bipolarismo, non più basato né sulle tradizionali distinzioni ideologiche né sulla personalizzazione del confronto.
Buona stampa. Non c’è dubbio che i grandi sconfitti della tornata elettorale e dell’avvio dell’attività parlamentare siano Partito Democratico e Forza Italia, destinati quasi certamente a scomparire, fagocitati in vario modo dai vincitori.
Polito dipinge con accuratezza il quadro italiano, ma, a mio giudizio, trascura di sottolineare che la misura del cambiamento appare assai modesta e, in realtà, dietro l’affermazione di volti (più o meno) nuovi, si confermano gran parte dei vizi della classe politica nazionale. E, purtroppo, anche quelli degli italiani.
Di Maio e Salvini non si fanno troppi problemi a rimangiarsi non solo quanto proclamato in campagna elettorale, ma anche affermazioni categoriche pochi minuti dopo averle fatte.
Forse è questo che rende forte e solido il legame tra loro che, poche ore fa, persino lo psiconano+barba-Mediaset, il buffone ligure, ha santificato. Sono due parolai senza vergogna.
Tra i due è difficile dire chi sia il più disinvolto e il più rapido nello smentire se stesso e, a ben vedere, conta poco. A me pare, tuttavia, che Di Maio prevalga un po’. Aveva rifiutato la candidatura di Romani per poi sostenere l’elezione di Alberti Casellati. Chiaro, doveva rispettare i patti con Salvini, ma chiunque abbia un po’ di buon senso e sia minimamente informato capisce che è persino ridicolo opporsi a Romani per appoggiare Alberti Casellati. Ecco un paio di articoli per chi volesse capire che cosa, a mio modo di vedere, nell’elezione dei presidenti delle camere, svela la spregiudicatezza (eufemismo) del M5S e di Di Maio.
Per quel che riguarda Alberti Casellati, ecco un vecchio pezzo di Gian Antonio Stella sul Corriere: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/02_Febbraio/15/portaborse.shtml.
Personalmente non vedo troppa differenza tra l’amore genitoriale di Romani e di Alberti Casellati. E neppure tra la cieca fedeltà berlusconiana dell’uno e dell’altra. Il che mette una pietra tombale sul proclamato antiberlusconismo di Di Maio, che probabilmente è solo uno degli strumenti con cui, guardando a nuove elezioni non troppo lontane, cerca di raccogliere voti nei campi della sinistra, resi sterili per anni dall’intelligenza politica (verrebbe da scrivere intelligenza tout court) di Renzi, D’Alema, Bersani, Orlando, Franceschini, ecc.
C’è una storia che mi pare dimostrare chiaramente quanto il M5S sia pronto a sfruttare ogni mezzo per raggiungere i propri scopi e a servirsi del potere là dove già l’ha raggiunto. Alludo al dipinto murale di Tvboy che ritraeva Di Maio e Salvini intenti a baciarsi. L’amministrazione comunale di Roma, quella guidata da Raggi per capirsi, ha dato prova di efficenza e tempestività sorprendenti (oltre che un po’ fuori luogo) per farlo cancellare, come osservava ironicamente e correttamente ieri Gramellini nella sua rubrica sul Corriere: http://www.corriere.it/caffe-gramellini/18_marzo_23/se-mi-baci-ti-cancello-murale-salvini-di-maio-massimo-gramellini-ee2759dc-2ed7-11e8-bf8b-26a1a7e4d9dd.shtml#.
Buona stampa.
C’è stato chi, quasi più zelante della sindaca della capitale, ha pensato bene di dire la sua in rete. La conduttrice televisiva Simona Ventura lo ha fatto in modo così brillante da attirare l’attenzione di Aldo Grasso. Ecco il pezzo pubblicato dal Corriere oggi: http://www.corriere.it/padiglione-italia-grasso/18_marzo_25/salvini-di-maio-murales-simona-ventura-124ffd7c-2f56-11e8-8bb6-779994a184b2.shtml#.
Buona stampa. Riprendo le parole che mi sembrano più significative e preoccupanti di Grasso: “L’aspetto più incredibile è che il post della Ventura ha ricevuto un numero spropositato di «like». Persone che s’informano sulla realtà e giudicano soltanto attraverso esternazioni fuori luogo”. 
Persone che votano…
Chiudiamo con un argomento che, forse, dovrebbe preoccupare anche Di Maio e Salvini. Mentre loro si gingillano con i loro giochetti e si crogiolano nei loro presunti successi, la realtà italiana offre istituzioni e pubbliche amministrazioni autoreferenziali che difendono i propri privilegi in maniera a dir poco sconcertante: http://www.repubblica.it/cronaca/2018/03/23/news/giudice_zanon_la_moglie_uso_l_auto_blu_chiesta_l_archiviazione-192036253/?ref=search.
Buona stampa.
Se mai formeranno un governo insieme, vedremo se Di Maio e Salvini si preoccuperanno di questo genere di problemi.
Buonanotte e buon fortuna.

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